Gestire la Manutenzione

Pensare a lungo termine

Il valore residuo di un veicolo, ossia il suo valore al momento della rivendita, deve essere calcolato stimandone la svalutazione nel tempo. Il carburante, la copertura assicurativa e le tasse sono tre aspetti che anche l’indagine più approssimativa sul costo totale di proprietà deve prendere in considerazione. Altri aspetti da valutare, a prescindere dal livello di approfondimento dell’analisi, includono il costo del finanziamento per l’acquisto del veicolo, l’assistenza, la manutenzione e le riparazioni.

La scelta del carburante

Fino a qualche anno fa, la scelta del carburante era una conclusione scontata, in quanto il diesel è l'opzione più conveniente in termini di CO2 e i regimi fiscali in genere premiano l'efficienza nelle emissioni. Di conseguenza, il mercato automobilistico aziendale è passato gradualmente al buon vecchio gasolio. Tuttavia, come molti altri elementi nel mondo delle flotte, questa mentalità sta nuovamente cambiando grazie a una serie di fattori. In primo luogo, le case costruttrici hanno investito molto nei motori turbo di piccola cilindrata e di nuova generazione: oggi le vetture sono in grado di offrire bassi consumi e potenza elevata. Questo fatto, combinato con la differenza apparentemente stabilizzata di almeno 10 centesimi al litro rispetto alla benzina senza piombo, significa che per chi non fa molti chilometri la scelta intelligente è la benzina, non il diesel.

Costi di manutenzione

Sembra sussistere anche uno squilibrio tra l'attenzione dedicata alla scelta e all’acquisto di una vettura rispetto al costo totale di proprietà nel tempo. Questo accade in particolare nelle piccole aziende che non dispongono di una figura professionale dedicata alla gestione delle flotte: la responsabilità del parco auto, in questi casi, spesso ricade sul personale addetto agli appalti, alle finanze o anche agli specialisti in risorse umane. Questa mentalità porta alla conclusione erronea che, una volta che il veicolo è integrato nella flotta, i costi sono ben definiti. Tuttavia se si considerano l’assistenza, la manutenzione e le riparazioni, è facile immaginare che si tratta di un approccio errato. Molti concessionari offrono pacchetti di manutenzione competitivi o interventi a prezzo fisso su tutto il territorio nazionale per rendere l’offerta più allettante per le aziende e i loro conducenti. Anche i tempi di inattività sono un fattore non trascurabile. Se un grande concessionario può riparare un’auto più velocemente di un rivenditore indipendente, o viceversa, allora è necessario tenere in considerazione il costo legato all’inattività di un dipendente, soprattutto se sarà necessario noleggiare un’altra auto durante l’attesa.

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